NORMATIVA ANTISCIVOLO


Perchè si scivola? E come fare per evitare che un pavimento si trasformi in una trappola , rispettando la normativa antiscivolo.


Perchè si scivola?

Normalmente tutti i pavimenti esterni devono essere antiscivolo, e tali caratteristiche si riscontrano nelle schede tecniche e nei cataloghi delle piastrelle.
Nella scelta della pavimentazione per esterni o comunque di pavimenti che verranno posati in ambienti dove la presenza dell’acqua è quasi costante è fondamentale valutare al meglio la destinazione d’uso, per individuare al meglio il materiale che più si adatta al luogo in cui verrà collocato.

Pertanto è consigliabile o obbligatorio, in base a precise normative, l’impiego di un materiale a pavimento che garantisca un elevato livello di attrito tra le superfici a contatto.
Il rischio però di trovarsi dopo la posa problemi di scivolosità è riscontrabile su molte tipologie di superfici (grès porcellanato, marmo, granito, ceramiche, monocotture klinker.
Esiste comunque un metodo veloce e non invasivo nel caso in cui le piastrelle antiscivolo risultino a posa avvenuta pericolose, per rimediare senza demolizioni o fermi di lavorazione.
Il nostro trattamento antiscivolo garantisce a intervento ultimato un grado di grip ideale per mettere in sicurezza le vostre piastrelle e adeguarle a quanto richiesto dalla normativa antiscivolo.
Ad esempio per definire le piastrelle antiscivolo molti produttori si riferiscono al metodo tedesco DIN 51130 che distingue alcune classi di scivolosità.
Ma è sbagliato applicare questo test per pavimenti antiscivolo , che vengono posati in Italia in quanto la normativa antiscivolo richiesta dalla legge iItaliana è il Test BCRA come indica il Dm 236 specificando successivamente al punto 8.2.2 che “Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association. (B.C.R.A.) ,
sia superiore ai seguenti valori:

– 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;

– 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata”.
La stessa normativa è richiesta DLGS 81/2008 e, al punto 1.3.2 determina che “I pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli.”

METODO BCRA
Il metodo BCRA è una rilevazione strumentale che fornisce la misura dell’attrito dinamico (μ) a cui una superficie deve rispondere per essere considerata antisdrucciolevole (μ deve essere ≥ 0,40 sia per l’elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta che per l’elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata):
 
COEFFICIENTE DI ATTRITO DINAMICO
μ ≤ 0,19 SCIVOLOSITA’ PERICOLOSA
0,20 ≤ μ ≤ 0,39 SCIVOLOSITA’ ECCESSIVA
0,40 ≤ μ ≤ 0,74 ATTRITO SODDISFACENTE
μ ≥ 0,75 ATTRITO ECCELLENTE

Solo a livello informativo inserisco una tabella con i valori richiesti da alcuni dei più utilizzati metodi di misurazione della scivolosità in altre Nazioni.
Che però non possono essere paragonati al BCRA in quanto non esiste una tabella di conversione ufficiale.

METODO ASTM C1028
Il metodo ASTM statunitense prevede una misura strumentale che fornisce la misura dell’attrito statico (S.C.O.F.).
 
COEFFICIENTE DI ATTRITO STATICO
≤ 0,50 SCIVOLOSITA’ PERICOLOSA
0,50÷0,60 ATTRITO SODDISFACENTE
≥ 0,60 ANTISCIVOLO
 
METODI DIN
I metodi DIN tedeschi, utilizzati anche in Italia specialmente dai tecnici per indicare il grado di scivolosità nella compilazione di capitolati o preventivi. si distinguono in:
 
• METODO DIN 51130 (per pavimenti in ambienti e zone di lavoro e di transito industriale con pericolo scivolamento):
 
GRUPPO R DI APPARTENENZA (angolo) ESEMPI DI AMBIENTI
R9
Salette di soggiorno, mense aziendali,
sale da pranzo, trattorie,..; Ambulatori
medici, day hospital, farmacie, laboratori;
Saloni per parrucchieri; Lavanderie;
Zone di ricreazione e classi in scuole ed
asili,…
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R10
Cantine; Zone all’aperto adibite alla
vendita; Magazzini per generi alimentari
confezionati; Magazzini all’aperto; garage
coperti e sotterranei; Parcheggi all’aperto;
Cucine in asili e scuole; Laboratori per
lavori manuali; Aree di ricreazione
all’aperto; Passaggi pedonali aziendali
in esterno….
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R11
Produzione, immagazzinamento ed
imballaggio formaggio; Produzione
materie prime; Imbottigliamento di
bevande, produzione di succhi di
frutta; Cucine gastronomiche fino a
100 coperti al giorno; Locali per il
trattamento di carni; Ambienti e
zone per fiorai; Zone all’aperto adibite
alla vendita; Tintorie per materiali
tessili; Magazzini all’aperto; Parcheggi
all’aperto; Garage, garage coperti e
sotterranei soggetti a condizionamenti
atmosferici; Aree di ricreazione
all’aperto; Passaggi pedonali aziendali
in esterno,…
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R12
Produzione ed imballaggio di margarina
e grasso alimentare; Imbottigliamento
di olio alimentare; Lavorazione e
trattamento di latte fresco e burro;
Spazi nei quali vengono trattati
prevalentemente grassi o masse liquide;
Parcheggi stazioni dei vigili del fuoco e
spazi per la manutenzione tubi acqua;
Rampe di carico non coperte; Zone di
rifornimento aziendali esterne;…


• METODO DIN 51097 (per zone bagnate soggette a calpestio a piedi nudi)
 
GRUPPO DI APPARTENENZA ANGOLO MEDIO DI SCIVOLAMENTO
A 12° ≤ α < 18°
B (A+B) 18° ≤ α < 24°
C (A+B+C) α > 24°


CERTIFICAZIONE ANTISCIVOLO DEL LAVORO ESEGUITO

L'intervento che eseguiremo nei Vostri locali verrà regolato da contratto dedicato , dove verranno chiaramente specificati termini di garanzia e manutenzione. A fine lavoro sarà corredato da Garanzia di 5 anni con allegato attestato di prova con metodo B.C.R.A con strumento Tortus cosi' come richiesto dalla normativa.


ESPERIENZA

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